Si è concluso il primo percorso di Servizio Civile della Associazione ACB Social Inclusion.
Pur essendo impegnata da anni in ambito formativo a 360 gradi, si è trattato di un cammino nuovo per la nostra realtà. Siamo molto grati alle nostre volontarie: grazie al loro impegno, alla loro dedizione e alla loro cura, Linta, Michela ed Elisa hanno portato una ventata nuova, una freschezza che ci ha arricchito profondamente.
A causa dello scoppio della pandemia, si è trattato di un anno complicato: le nostre attività sono state rimodulate per rispondere in maniera pronta alle nuove sfide che la diffusione del Covid-19 ha portato. In tutto questo turbinio di novità, abbiamo cercato con tutte le nostre forze di garantire a Michela, Linta ed Elisa un percorso di Servizio Civile il più possibile “normale”. Da parte delle ragazze c’è stata piena collaborazione a rimboccarsi le maniche e a impegnarsi a nostro fianco nella delicata assistenza alle persone più fragili e più esposte alla crisi determinata dall’emergenza sanitaria.
È stato un percorso che ci ha molto migliorato e che per la prima volta ci ha messo a confronto in modo diverso con le nuove generazioni. A tal proposto, i tanti momenti che abbiamo vissuto si possono racchiudere in due macro-ambiti: da un lato il cammino della formazione e dall’altro quello del sevizio vero e proprio.
La formazione si è rivelata un bel momento anche se è stato caratterizzato da una sfida gigantesca: rivoluzionare tutto il programma in corso d’opera a causa dell’emergenza sanitaria. Se infatti nella prima parte è stata caratterizzata principalmente da uscite e da incontri nei contesti più interessanti del nostro territorio come ad esempio la Comunità di Emmaus, il CLA (il centro gestito dall’associazione “Il Velocipede”), la Fraternità F. Bindi e la Caritas, nella seconda abbiamo dovuto organizzare incontri a distanza, nei quali non è mancato però il confronto e l’approfondimento. Tra i relatori citiamo Paolo Pezzati, Policy Advisor di Oxfam Italia e il giornalista Marco Picinotti che hanno trattato temi di geopolitica, Marco Mascalchi, assistente sociale, e Ivo Lisi, esperto di statistica e di volontariato, che hanno trattato il tema delle relazioni sociali e del volontariato, con un focus sulla storia dell’obiezione di coscienza.
L’altro macro-ambito è stato il sevizio vero e proprio. Le nostre volontarie hanno messo anima e corpo per aiutarci in questo momento così difficile: la nostra Associazione è stata in prima linea nell’aiuto verso le persone in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria. Tanti sono stati gli aiuti dati a tutta la cittadinanza, nessuno escluso. Pacchi alimentari, prodotti di prima necessità, acquisti vari, formazione e potenziamento linguistico. È stato un momento intenso (ancora non concluso) in cui è stato bello condividere gioie e criticità con un gruppo di “civiliste” come le nostre.
Linta, Michela ed Elisa, saremo sempre grati per il vostro impegno e per la vostra disponibilità.